Nel corso dell'ammortamento, può capitare di trovarsi in una situazione di difficoltà tale da non riuscire a pagare le rate del mutuo.
Cosa fare se ci si trova nell'impossibilità di pagare il mutuo?
Esistono diverse soluzioni per affrontare questa situazione ed evitare azioni esecutive da parte della banca che ci ha concesso il mutuo.
Ricordiamo, in ogni caso, che la legge consente un ritardo del pagamento del debito compreso fra 30 e 180 giorni, prima che il debitore subisca azioni esecutive.
Il cosiddetto ritardato pagamento della rata del mutuo scatta dopo il trentesimo giorno dalla scadenza.
Se la rata non viene pagata per sei mesi (180 giorni), la banca può decidere la risoluzione del contratto di mutuo.
A quel punto, infatti, il mutuatario viene dichiarato formalmente moroso e sarà obbligato a pagare i relativi interessi di mora sulle mensilità mancanti.
Il tasso viene stabilito in misura più alta rispetto a quello pattuito per le rate del mutuo.
Se il debitore non paga la rata del mutuo per oltre 180 giorni, anche non consecutivi, la banca può rescindere il contratto, pretendere il pagamento immediato di quanto dovuto ed esercitare di diritto l’ipoteca sull'immobile posto a garanzia, anche avviando un pignoramento sulla stesso.
Il primissimo consiglio che ci sentiamo di dare a chi sta per accendere un mutuo, è quello di sottoscrivere anche una buona assicurazione sul mutuo che copra il debitore nel caso in cui, per un eventuale imprevisto o accadimento, si trovi nell'impossibilità di rimborsare il prestito.
Se a suo tempo non si è stati abbastanza previdenti da sottoscrivere una polizza assicurativa CPI e non si riesce più a sostenere il pagamento delle rate del mutuo, si può comunque optare per diverse soluzioni.
Ce ne sono almeno tre: