I requisiti per ottenere un prestito personale nel 2019

Il prestito personale è una forma di credito al consumo non finalizzata, cioè pensata non  per sostenere specifici investimenti ma per aiutare single e famiglie con le spese correnti.
Oltre a non avere l'obbligo dell'indicazione della destinazione d'uso, il prestito personale si differenzia dal mutuo perché solitamente si tratta di finanziamenti a breve termine che possono durare al massimo di 10 anni, in quanto l'ammortamento viene spalmato in 120 mesi/rate.

Anche la cifra erogata dalle banche o finanziarie è più bassa di quella di un mutuo e si parte dai 5.000 euro per arrivare ad un massimo di 75.000 euro, anche se nella maggior parte dei casi non si superano i 30.000 euro.

Il prestito personale può essere definito come un finanziamento senza obbligo di destinazione, rivolto a tutti i cittadini che necessitano di liquidità immediata utile a pagare qualsiasi genere di bene o servizio.
Ad ogni modo, come abbiamo visto recentemente, i prestiti più richiesti dagli italiani riguardano la ristrutturazione della propria abitazione, l'acquisto di un'automobile e di arredamento.

Esattamente come per un mutuo, anche nel caso dei prestiti personali, il richiedente è tenuto a rimborsare oltre alla quota capitale, anche una serie di interessi fissi o variabili, cioè TAN e TAEG, e dei costi/oneri accessori richiesti per la fase accessoria e le operazioni di accensione e gestione della pratica.
Per questo motivo, prima di scegliere l'istituto a cui rivolgersi è buona norma confrontare le migliori offerte di prestiti online per farsi un'idea della rata che si potrebbe andare a pagare.

Altra informazione necessaria per chi ha intenzione di chiedere un finanziamento, è quella inerente ai requisiti per ottenere un prestito personale nel 2019.

Se è vero, infatti, che in linea di massima per un prestito sono richieste minori garanzie che per un mutuo, è pur vero che l'accesso al credito è vincolato da alcune condizioni.

Scopriamo allora quali sono i requisiti richiesti dalle banche per erogare un prestito nel 2019.
 

Prestito personale 2019: chi può richiederlo

Le categorie che possono avere accesso ad un prestito personale sono molto numerose, e includono:

• impiegati pubblici e statali;
• piccoli imprenditori;
• liberi professionisti;
• studenti universitari (o gli under 35 che stanno seguendo un master);
• disoccupati senza busta paga.

Ma quali sono i principali requisiti per ottenere un prestito personale nel 2019?

Il primo riguarda l’età del richiedente che deve essere compresa tra i 18 e i 75 anni (a discrezione dell’istituoto di credito).

La seconda condizione necessaria riguarda l’obbligo di adeguate garanzie per il rimborso, dimostrando una situazione lavorativa ed un reddito stabili e compatibili con l'importo della rata, oltre ad un conto corrente attivo con cui attivare il prestito.

Nel caso di disoccupati o richiedenti senza busta paga, è possibile ottenere un prestito personale o in presenza di un terzo soggetto che faccia da garante, o mostrando un eventuale documento di reddito alternativo, anche saltuario, o un canone di locazione o l'incasso di un affitto per un immobile di proprietà.
Un'altra garanzia, accettata al pari di un documento di reddito dalle finanziarie, è ritenuta la proprietà di un immobile.
La scelta di erogare o meno il finanziamento resta comunque a discrezione dell'istituto di credito.

Altro requisito richiesto per ottenere un prestito personale nel 2019 è che il debitore sia residente in Italia e che non risulti iscritto alle liste dei cattivi pagatori o dei protestati inserite dalle Centrali Rischi o dai SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie).
Anche in questi casi, comunque, esistono specifiche tipologie di finanziamenti per cattivi pagatori.

Ovviamente, per accertare tutti requisiti richiesti, l'istituto di credito in fase di istruttoria chiederà una serie di documenti riguardanti la situazione fiscale e reddituale del richiedente.
 

Tra i documenti anagrafici e fiscali rientrano:

• per gli italiani un documento d’identità valido (carta d’identità o patente di guida) e la tessera sanitaria munita di codice fiscale ben visibile;
• per i cittadini UE la carta d’identità, un certificato di residenza, l’attestazione di regolarità del soggiorno o l’attestazione di iscrizione anagrafica;
• per gli extracomunitari il documento di soggiorno.

La documentazione attestante i redditi del richiedente è composta da:

• per i lavoratori dipendenti, le ultime due buste paga ed il CUD
• per i pensionati, gli ultimi due cedolini della pensione oppure, nel caso dei pensionati INPS, il modello Obis M
• per i lavoratori autonomi, l’ultima dichiarazione dei redditi (Modello Unico o 730), il modulo F24, che attesta i versamenti dei vari tributi e contributi, il certificato d’iscrizione all’albo professionale (nel caso dei liberi professionisti) oppure alla Camera di Commercio (nel caso dei piccoli imprenditori e degli artigiani).