L’Abi prevede la ripresa dell’Italia

ALLINEAMENTO ALL’EUROZONA

L’Abi, l’associazione delle banche italiane, valutando i report dei principali istituti, prevede una crescita del Pil dello 0,7% durante il 2015 che salirà all’1,6% nei successivi.

Questi dati confermano i primi segnali di ripresa delle nostra economia ormai indirizzata verso l’uscita dalla crisi e progressivamente in allineamento con il ritmo dell’Eurozona per la prima volta dal 2000.

I motivi principali della risalita si registrano nelle esportazioni e nell’aumento dei consumi interni dopo mesi di duro risparmio. Quest’ultima è sostenuta dalla fiducia degli italiani e dalla crescita dell’occupazione: un maggior reddito disponibile per le famiglie determina una crescita dei consumi.

A livello sovranazionale, le manovre economiche della Bce con l’immissione di denaro nelle economie statali, rende più forte la politica monetaria di tutta l’Europa aumentando anche in Italia l’inflazione.

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LE BANCHE ITALIANE

Pur nel quadro positivo così definito, il settore delle banche non seguirà totalmente questo trend: entro il 2017 gli utili arriveranno a 10 miliardi con un ritorno del 2,6%, ancora troppo basso rispetto al livello pre-crisi.

Secondo Abi, gli istituti non beneficiano della ripresa perché “risentono sia di un lento rientro delle sofferenze sia della pressione derivante dal nuovo quadro regolamentare e di supervisione”.

Nonostante ciò, grazie al Quantitative Easing le banche possiedono più liquidità: per questo motivo i mutui per l’acquisto della casa sono più richiesti e il calo degli interessi ha ridotto l’ammontare delle rate. Allo stesso modo sono cresciuti dell’11% i prestiti alle imprese, segnale che denota una volontà di investimento da parte degli imprenditori. 

Rimane ancora da risolvere il livello elevato delle sofferenze bancarie: sono aumentate di meno rispetto al 2014 ma il totale netto, che si aggira intorno agli 83 miliardi è un freno enorme per gli istituti.
L’aspetto positivo dell’intera situazione è la crescita costante dell’economia che procede in maniera costante seppur lieve all’interno di una visione positiva del futuro.

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