Mutui con tasso BCE, quanto conviene?

TASSO BCE A QUOTA ZERO

Una delle grandi novità di quest'anno sono i mutui a tasso variabile indicizzati al tasso BCE, ossia il tasso di interesse con il quale la Banca Centrale Europea presta denaro agli istituti bancari dei vari Paesi membri.

Il tasso BCE di norma è più basso dell'Euribor e non è soggetto a fluttuazioni giornaliere.
Attualmente, il tasso è stato portato a 0,00% dopo che, a partire dal 10 marzo 2016, da Francoforte è arrivata la notizia dell'ennesimo (e presumibilmente ultimo) ribasso. 

Secondo le dichiarazioni di Mario Draghi, Presidente della BCE, questo tasso non verrà sicuramente ritoccato verso l'alto, almeno per qualche anno, dal momento che questo intervento ha lo scopo di dare un'ulteriore spinta proprio alla capacità delle banche europee di offrire mutui convenienti sul lungo periodo. 
Questa esigenza non verrà meno almeno fintanto che l'Europa non avrà visto i proprio consumi interni aumentare in maniera significativa e l' allarme deflazione non sarà stato definitivamente scongiurato.

Scopri le migliori offerte di mutuiSi e calcola il preventivo>> CLICCA QUI

CONVENZIONE E SICUREZZA

Cosa significa questo, da un punto di vista pratico?
I mutui a tasso variabile indicizzati al tasso BCE sono sicuramente più stabili, rispetto ai mutui indicizzati Euribor. Rappresentano insomma una soluzione di compromesso tra tasso fisso e tasso variabile poiché i cambiamenti improvvisi sono impossibili.

Ne è un esempio il Mutuo Bancoposta, disponibile anche con Tasso Variabile BCE. Quale sia la durata del mutuo (disponibile da 10 , 15, 20, 25 o 30 anni), l'indice di riferimento rimane sempre fisso, almeno fino al prossimo cambiamento di direzione delle politiche della BCE che, si suppone, non avverrà tanto presto. 

Prima l'Europa dovrà uscire stabilmente dalla crisi e presumibilmente ciò avverrà quando la parte più sostanziosa della quota interessi sarà già pagata. 

Scopri le migliori offerte di mutuiSi e calcola il preventivo>> CLICCA QUI