Mutui: Spread in ribasso (Parte 1)

Continua la riduzione dei tassi applicati ai mutui, tanto da portare gli spread, per mutui con durata ventennale, al di sotto del 2%.

Un dato decisamente positivo, che se comparato agli spread di inizio anno, indica una riduzione di ca. il 25%.

I vantaggi non si limitano ai mutui con finalità acquisto ma anche ai mutui surroga che fanno registrare proprio le migliori performance.

Un risultato così positivo è dovuto alla riduzione degli spread applicati che in alcuni casi vengono praticamente allineati a quelli previsti per i mutui acquisto.

I clienti che hanno contratto un mutuo negli anni 2012/2013, hanno quindi la possibilità, del tutto gratuita, di godere di questa riduzione migliorando le condizioni applicate a suo tempo.
 

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Il mutuatario avrà la possibilità anche di cambiare prodotto passando, per esempio, da un mutuo a tasso fisso a tasso variabile e viceversa oppure di ridurre o allungare la durata o semplicemente migliorare le condizioni applicate al mutuo.

E’ opportuno ricordare che in caso di surroga il cliente non deve sostenere alcun costo perché è la banca che eroga il nuovo finanziamento che se ne fa carico.

Nel complesso, se analizziamo le tipologie di mutuo più richieste, si riscontra una lieve riduzione dei mutui a tasso variabile, che si arrestano a ca. il 65% dei mutui erogati complessivamente, ed un lieve crescita dei mutui a tasso fisso.

L’importo medio di mutuo continua ad essere il lieve calo attestandosi poco al di sopra del 123.000 euro.

Rispetto al 2013 i dati sono comunque incoraggianti e riportano un aumento di oltre il 10% per quanto riguarda il numero delle pratiche di mutuo complessivamente presentate.

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