Quando la surroga può salvare il bilancio familiare

PRIMI DATI POSITIVI

Se in questi mesi si è assistito ad un progressivo calo delle sofferenze bancarie (-14,9% solo nel mese di marzo, secondo Bankitalia)  e ad un aumento dei depositi privati (+3,3%), lo si deve ad una serie di interventi a livello di politiche europee e nazionali capaci di aiutare le famiglie e le imprese a sostenere i  debiti contratti nei periodi pre-recessione.

Non è un mistero, infatti, che la crisi economica si è manifestata in primo luogo con un indebolimento della capacità delle famiglie di fare fronte a mutui e prestiti contratti prima dell’inizio della crisi.

La recessione, la disoccupazione dilagante e la repentina diminuzione del potere d’acquisto degli stipendi, hanno messo molte famiglie di fronte allo spettro dell’insolvenza e dell’esecuzione forzata del mutuo .


L’EFFFICACIA DELLA SURROGA

Lo strumento più utilizzato, quello che ha realmente aumentato le chance delle famiglie di poter fare fronte alla rata anche in caso di netta diminuzione del reddito familiare, si chiama surroga. Non per niente, le richieste hanno visto negli ultimi anni un aumento vertiginoso.

Introdotta nella sua forma attuale con il Decreto Bersani del 2007, la surroga permette a chi è già titolare di un mutuo ipotecario di scegliere di spostarlo presso un’altra banca che pratica condizioni più favorevoli, senza pagare spese aggiuntive per l’estinzione della vecchia ipoteca, ma semplicemente annotando sulla vecchia ipoteca il cambiamento di creditore.

E’ una procedura gratuita in quanto i costi sono a carico della banca surrogante.

Per evitare di incorrere in errori grossolani bisogna conoscere:

1. condizioni contrattuali del vecchio mutuo: importo del mutuo, piano di ammortamento con l’importo di ogni singola rata, tasso di interesse, durata, spese accessorie ancora in pagamento

2. preventivi di altre banche: la buona notizia è che non bisogna più girare di sportello in sportello, grazie alla possibilità di richiedere e confrontare i preventivi online.

L’importo richiedibile con la surroga è sempre minore o uguale alla quota capitale residua.

Una volta scelto un mutuo più conveniente, è necessario fare una richiesta di surroga in forma scritta alla banca scelta, presentando anche una documentazione relativa al reddito.
La banca surrogante provvede poi a chiedere l’importo residuo del mutuo alla vecchia banca, la quale ha 10 giorni di tempo per fornirla.

In un massimo di 30 giorni la banca surrogante ci comunicherà se la nostra richiesta di surroga è stata accolta o meno.

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