Il perdurare della crisi economica ed un mercato del lavoro che vede ulteriormente in crescita il tasso di disoccupazione aumentano il clima di sfiducia che spinge le famiglie a rinunciare ad investimenti ed acquisti soprattutto se relativi ai beni più costosi.
Questo atteggiamento di prudenza è facilmente riscontrabile andando ad analizzare l’andamento delle domande di finanziamento (mutui e prestiti) nei primi dieci mesi dell’anno in corso.
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Prendendo a riferimento i dati resi noti da Eurisc ( il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF) si ricava come la richiesta di finanziamento da parte delle famiglie italiane sia significativamente inferiore rispetto a quella degli anni precedenti.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso infatti si riscontra, a fine ottobre, una diminuzione del 44% dei volumi per arrivare a superare anche il – 50% se il confronto viene fatto con gli anni precedenti al 2011.