Crif sui mutui: momento giusto per investire


Pubblicati i dati di Crif rispetto alla domanda di mutui che segnalano un incremento ai primi mesi del 2014, con un numero di richieste superiore persino a quello del 2011.

I dati di riferimento provengono da Eurisc, il sistema informativo di Crif che comprende 77 milioni di posizioni creditizie.

Questo incremento positivo poggia le sue basi sulle condizioni straordinariamente favorevoli, rispetto agli anni passati, per richiedere il miglior mutuo sul mercato.
In questo momento, infatti, chi desidera contrarre un mutuo può contare su condizioni ottimali:  
 

1. Tassi di interesse ai minimi storici (Eurirs, l’indice di riferimento per i mutui a tasso fisso, a 20 anni, inferiore all’1%, Euribor, l’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, allo 0,29%)

 

2. Banche più propense a concedere crediti per via della maggiore disponibilità di liquidità da destinare al credito a seguito della manovra di alleggerimento quantitativo della Banca Centrale Europea

 

3. La possibilità per le famiglie di avvalersi di condizioni creditizie particolarmente favorevoli per via dell’esistenza di strumenti atti ad agevolare l’accesso al credito in situazioni di disagio economico, come il Fondo di Garanzia per la Prima Casa,

 

4. Maggiore concorrenza nel settore dei mutui garantita dalla possibilità di rinegoziare o surrogare il proprio mutuo senza costi aggiuntivi


5. Un mercato immobiliare in leggera ripresa con i prezzi degli immobili in crescita che favoriscono un aumento dell’offerta, restando comunque convenienti anche per chi compra, visti i ribassi degli anni passati.

 

Gioca a favore anche il rinnovato clima di fiducia legato ai primi segnali di uscita dalla crisi, dall’aumento della produzione industriale e dell’occupazione, che ha già portato ad un timido aumento dei consumi che dovrebbe farsi più consistente già durante l’anno in corso.

Aumenta anche l’importo medio dei mutui richiesti dalle famiglie italiane (+1,4% per quanto riguarda di mutui tra i 100 e i 150 mila euro), ma aumenta anche il numero di richiedenti con età compresa tra i 35 e i 44 anni, mentre cala il numero dei giovani tra i 25 e i 34 anni.
Si predilige sempre stipulare mutui di durata compresa tra i 20 e i 25 anni o più breve, mentre cala il numero di mutui di durata superiore ai 25 anni, che comportano maggiori costi.

 

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