tassi in aumento

MUTUI tassi aumentati senza preavviso

Un decreto emanato a maggio di quest’ anno ha modificato il metodo di calcolo del tasso di usura aumentando di conseguenza al 7,99% quello dei mutui a tasso variabile ed al 10,44% quello relativo ai mutui a tasso fisso.

Questo ha consentito alle banche, anche in funzione del recente aumento degli spread, di portare i tassi dei  mutui a livelli che in precedenza sarebbero stati considerati usurari.

Purtroppo le banche stanno applicando, senza alcuna comunicazione preventiva e molto spesso a pochi giorni dal rogito, i nuovi tassi anche su quelle operazioni per le quali erano state concordate condizioni inferiori con i clienti.

Si suppone che almeno 100.000 clienti si sono trovati nella condizione in cui l’importo delle rate del mutuo da sottoscrivere non rispecchiano quanto preventivato.
 

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D’altra parte la crisi economica rende più onerosi i costi della provvista da parte delle banche stesse  che poi li riversano sulla clientela, anche se non tutte con le stesse modalità.

C’è da auspicare che, passata la fase acuta della crisi, anche i tassi sui finanziamenti torneranno a normalizzarsi.

La tendenza all’aumento si è allargata anche ai costi delle polizze assicurativa abbinate ai mutui che, però, in base alla nuova normativa emanata dall’Isvap da aprile 2012 non potranno essere più commercializzate dagli stessi istituti che erogano i finanziamenti.

 

 

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