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Barometro Crif: cresce la domanda di mutui ad agosto

 

2016 ANNO DI CONSOLIDAMENTO

In crescita del 12,3% la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane nel periodo relativo a gennaio – luglio 2016.
Questo è quanto registrato dal Barometro Crif della domanda di credito, il report periodico che analizza i dati di EURISC basati su un ampio patrimonio di dati relativi ai finanziamenti erogati nel nostro Paese.

Si tratta di un segnale estremamente positivo, che arriva dopo un anno, il 2015, piuttosto movimentato.

La vera e propria crescita “verticale” delle domande di mutui, infatti, è stata registrata tra marzo e giugno del 2015, periodo in cui i nuovi mutui da parte delle famiglie hanno avuto una crescita repentina.
Gli investimenti del settore bancario si sono orientati verso quello che è stato definito il nuovo "comparto trainante" del mercato dei prodotti bancari destinati ai privati.

In seguito, c'era stato un progressivo calo, senza però ritornare nel territorio negativo che aveva caratterizzato gli anni più neri della crisi.

I primi mesi del 2016, da gennaio a luglio, rappresentano quindi un consolidamento rispetto agli scossoni del mercato nel 2015, con una ripresa di fiducia delle famiglie italiane che si riflette anche nel settore dei mutui.

 

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LE RICHIESTE PIU’ FREQUENTI

Sempre secondo i dati di Crif, rimane praticamente stabile l'importo medio richiesto da chi contrae un mutuo (125.449 euro).
Calano infatti leggermente le richieste dei mutui tra i 100 e i 150 mila euro (-1,2 punti percentuali) a favore di quelli inferiori a 75mila euro (+1,5%) per effetto di un atteggiamento più prudente delle famiglie italiane.

Gli italiani del “dopo Crisi” preferiscono richiedere mutui di piccole entità, che possano essere rimborsati senza particolari ansie, ma c'è anche una maggiore attenzione da parte delle banche alla capacità di rimborso dei richiedenti.

Aumentano le richieste di mutui da parte degli over 45 (+0,9%), mentre calano le richieste da parte dei mutuatari giovani di età compresa tra i 35 ed i 44 anni.
Calano anche le durate medie dei mutui. -1,3 punti percentuali per i mutui di durata compresa tra 25 e 30 anni, mentre sono in aumento di 1,5 punti percentuali i mutui "brevi" (5-10 anni) o per ristrutturazione.

 

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