Anche oggi lo spread ha aperto in rialzo.
Il differenziale tra Btp e Bund segna 287 punti base in rialzo rispetto ai 284 della chiusura di ieri.
Nella giornata di ieri il differenziale tra il rendimento dei titoli di stato italiani e quelli tedeschi è risalito ai livelli di dicembre, arrivando sino a 291 punti.
Tutto è scaturito da una serie di affermazioni rilasciate dal vicepremier Salvini che ha dichiarato di essere pronto a infrangere i limiti del 3 per cento del rapporto tra deficit e Pil, e dai conseguenti dissensi con l'altro leader della maggioranza, Luigi Di Maio.
Queste divergenze sono state interpretate come segno di instabilità dell'attuale Governo italiano e hanno comportato una sfiducia nei confronti dello stesso, che si è tradotta nell'immediato nel rialzo dello spread.
Anche sul finire dello scorso anno, per motivi analoghi, avevamo assistito ad un'impennata dello spread, della quale vi avevamo tempestivamente informati.
Fortunatamente quell'episodio era rientrato in pochissimi giorni, avendo conseguenze molto contenute sui mutui.
Ci auguriamo lo stesso per questo nuovo rialzo, ma nel frattempo cerchiamo di fare chiarezza su cosa potrebbe comportare l'aumento dello spread sui mutui.
La preoccupazione che l'aumento dello spread possa incidere sui mutui è abbastanza fondata.
In effetti, se lo spread aumenta, le conseguenze sull’economia in generale sono concrete e comportano ripercussioni sulle casse dello Stato, sul mercato azionario e anche sui risparmi e sui finanziamenti alle imprese e agli utenti privati.
Per quanto riguarda i mutui, nello specifico, la salita dello spread può comportare un rialzo anche dello spread sul mutuo da parte delle banche che, vedendosi indebolito il proprio patrimonio, decidano di alzare i tassi applicati ai finanziamenti.
Naturalmente si tratta di una decisione a discrezione di ciascun singolo istituto e non è mai immediata.
Come vi avevamo raccontato alla fine del 2018, quando in un solo anno il differenziale tra Btp e Bund era quasi triplicato, solo alcuni istituti hanno deciso di alzare - e di poco - i tassi, e comunque solo sui nuovi mutui (non per quelli già siglati).
Quindi ci sentiamo di rassicurare, per il momento, chi ha un finanziamento in atto o vuole richiederlo, sulle conseguenze dell'aumento dello spread sui mutui.
Solitamente i più allarmati sono gli intestari di mutui a tasso variabile che sono considerati i più imprevedibili, ma bisogna chiarire che l'Euribor non è collegato all’aumento del valore del differenziale BTP-Bund e può salire solo in caso di gravi crisi di liquidità delle banche, il che ad oggi non è previsto.
A chi, invece, ha intenzione di accendere un mutuo prossimamente, suggeriamo di: